Sequenze #1
2008
Il progetto delle “Sequenze” vuole essere una ricerca sul fluire delle nostre giornate, della nostra –ripetitiva- quotidianità, costituita da punti fissi che ritroviamo giorno dopo giorno. Oggetti che ci sono familiari, evocazioni di gesti che compiamo in modo ormai inconsapevole, le cui forme sono fissate in un materiale leggero come la carta.
Sono sequenze della nostra quotidianità, e rappresentative di quotidianità diverse. Ogni sequenza inizia e finisce con lo stesso banale oggetto, un interruttore della luce, di quelli a peretta, che teniamo accanto al letto, simbolo d’inizio e fine delle nostre giornate.
In questa serie le forme sono tutte dipinte di bianco, per confondersi con una ipotetica parete bianca di fondo, e sono sospese, fluttuanti al più lieve spostamento d’aria.
E’ come se ogni oggetto avesse modellato lo spazio attorno a sé, lasciando la propria impronta nell’aria solidificata. Gli oggetti sono comuni alla maggior parte delle persone che hanno una vita domestica e un lavoro d’ufficio.
Dimensioni variabili
Cartapesta, filo di nylon