ri-Costruzioni

2009

Questo lavoro nasce dall’analisi di un modo di operare comune a molti campi, primo tra tutti il restauro, che prevede la ricostruzione dell’ intero a partire da un particolare. E’ curioso il modo in cui si ricompone un manufatto a partire da un piccolo pezzetto originale, un procedimento basato, nei casi più estremi, solo su ipotesi, che mi ha fatto spesso domandare : ma sarà stato veramente così?
Mi sono poi reso conto che tale “modus operandi” lo usiamo tutti, costantemente, ogni giorno. Quando si tratta di ricostruire qualcosa nella nostra memoria, spesso ci affidiamo proprio a un particolare, ed inconsapevolmente completiamo l’intero aiutandoci con ciò che ci è più utile, o ci è più gradito, o ci fa meno male.
Un giorno ho trovato sulla spiaggia un’asse di legno, corrosa dall’acqua e dal sole, che aveva l’aspetto di un tipico “sedile” di una delle imbarcazione di legno che vengono usate in laguna. Mi son chiesto come poteva essere la forma dell’imbarcazione cui era appartenuta, ed ho creato un profilo, quasi un disegno tridimensionale, tutt’attorno. Potrebbe essere una di quelle ricostruzioni che si vedono nei musei. Fatta a partire da un piccolo dettaglio.
Forse quell’oggetto restituito dal mare non è mai appartenuto a una barca, ma non per questo la sua destinazione finale è meno reale.

300x60x85 cm.
Legno, acciaio inox